Il bambino, rispetto a tutti gli altri piccoli dei mammiferi, è, per lunghissimo tempo, un indifeso. Egli rimane dipendente per anni e proprio per questo, quando diventa adulto, ha dietro di sé già una lunga e differenziata storia. La formazione della personalità di un uomo adulto, con i suoi conflitti, con i suoi pensieri ed emozioni, dipende dalle influenze che egli ha ricevuto nei primi anni di vita. Se si conoscessero, perciò, meglio tutte le esperienze ed i condizionamenti dell’infanzia, forse potrebbero essere debellati adeguatamente i mali e le disfunzioni della società. L’adulto dovrebbe, per tale motivo, responsabilmente aiutare il bambino a crescere nell’autonomia e nella libertà. Prima della nascita l’essere umano è in perfetta simbiosi, attraverso il cordone ombelicale, con la madre e soddisfa i suoi bisogni, senza dover subire alcuna frustrazione. Egli subisce un primo trauma, nascendo, quando è costretto ad avvertire con angoscia il distacco dalla madre e le ostilità di un mondo estraneo, in cui per sopravvivere deve, prima di tutt??o, imparare a respirare. Il bambino dimostra, così, il disappunto alle difficoltà con il pianto e con altri atteggiamenti di rifiuto. Egli già possiede, tuttavia, un bagaglio di riflessi e di abilità.
Nel neonato sono presenti:
Il riflesso della “ricerca del seno”(ruota la testa, quando viene toccata la sua guancia, per ricercare istintivamente il seno materno).
Il riflesso di afferramento (tende ad afferrare quando c’è pressione sui tendini flessori).
Il riflesso di Moro (protende, quando la testa sta per cadere all’indietro, le braccia in avanti).
Il riflesso del “camminare” (si attiva, quando il neonato viene sostenuto, in posizione verticale, sotto le ascelle).
I neonati possiedono anche abilità percettive (ad esempio, seguire oggetti in movimento) e motorie iniziali (ad esempio, tenere il mento sollevato, usare le mani per colpire oggetti e così via). Le abilità motorie, in verità, sono, nel neonato, meno sviluppate di quelle percettive.
Nel neonato sono presenti:
Il riflesso della “ricerca del seno”(ruota la testa, quando viene toccata la sua guancia, per ricercare istintivamente il seno materno).
Il riflesso di afferramento (tende ad afferrare quando c’è pressione sui tendini flessori).
Il riflesso di Moro (protende, quando la testa sta per cadere all’indietro, le braccia in avanti).
Il riflesso del “camminare” (si attiva, quando il neonato viene sostenuto, in posizione verticale, sotto le ascelle).
I neonati possiedono anche abilità percettive (ad esempio, seguire oggetti in movimento) e motorie iniziali (ad esempio, tenere il mento sollevato, usare le mani per colpire oggetti e così via). Le abilità motorie, in verità, sono, nel neonato, meno sviluppate di quelle percettive.
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