lunedì 25 maggio 2009

Alimentazione nell'età infantile!!!



Una buona alimentazione è essenziale per una crescita ed uno sviluppo corretti. Infatti un corretto regime alimentare influisce sulla crescita fisica del bambino, sulla composizione del suo organismo, sulla funzione immunitaria e su quella mentale.
Ma cosa dobbiamo fare per nutrire correttamente i piccoli??? L'alimentazione deve assicurare l'introduzione di cinque classi principali di nutrienti: carboidrati, grassi, proteine, vitamine e minerali. Vediamoli insieme.
Proteine: Sono i mattoni del nostro organismo, le loro funzioni sono di accrescimento corporeo e rinnovamento dei tessuti. Le troviamo nei seguenti alimenti: carni, pesce, uova, latte, formaggi, legumi e cereali.
Carboidrati: Sono il carburante per muoversi, forniscono l'energia per le funzioni vitali. Si trovano nei cereali, nella pasta, nelle patate, nella frutta, nelle verdure e nei legumi.
Grassi:Sono la nostra riserva di energia, costituiscono le membrane cellulari e favoriscono l'assorbimento di alcune vitamine. Dove si trovano: formaggi, latte, olio vegetali, carni, pesce, uova.
Vitamine: Regolano i processi metabolici e le attività degli organi. In quali alimenti si trovano: frutta fresca, verdura cruda, ortaggi.
Minerali: Consentono un corretto funzionamento degli organi, regolano il volume dell'acqua nel corpo. Dove si trovano: frutta, verdura, pesce, carne, uova latte, formaggi.
Tutte queste sostanze devono essere introdotte con l'alimentazione e solo una dieta varia ed equilibrata riesce a fornirle quindi: MAI MANGIARE LE STESSE COSE, MA VARIARE SEMPRE!!!

venerdì 22 maggio 2009

L'APPETITO

Tra i motivi per cui le mamme si rivolgono ai pediatri , quello relativo all’appetito è uno dei più frequenti.
I genitori si preoccupano molto per la mancanza di appetito, hanno ragione?
Sicuramente l’appetito, anzi il buon appetito, è un parametro importante, forse il più importante, per giudicare lo stato di benessere di un bambino. I pediatri sanno che il primo segno dell’inizio della guarigione da una malattia è la ripresa dell’appetito. Tuttavia qualche volta i bambini, pur non essendo ammalati, possono non avere un buon appetito. Il problema è riuscire a tranquillizzare in modo convincente le mamme sul fatto che qualche volta i bambini possono anche “mangiare di meno”. Meno di che cosa? Perché il problema è sopratutto capire che cosa intendono alcuni genitori per mangiare “meno” o “poco” o addirittura “niente”.
Fra l’altro in genere le mamme quasi sempre dicono: “Il mio bambino non mangia niente!”.
Per capire esattamente di che cosa si tratta e quindi dare il consiglio giusto cerchiamo di chiarire alcuni aspetti :
· che cosa intendono le mamme per “non mangia niente”
· il periodo di durata dello scarso o nullo appetito
· lo stato di benessere o di non benessere del bambino (perdita di peso, di vivacità, di energia e di vitalità, cambiamento di umore).
Che ne pensate?
Secondo voi i bambini che mangiano poco o che adirittura non mangiano, vanno "sforzati"?
Perchè???
Vorrei sentire le vostre opinioni!!! grazie ciao!!!

giovedì 21 maggio 2009

Perché i bambini dormono tanto?






Una delle funzioni del sonno nel bambino è la maturazione del cervello, nel sonno vengono prodotti ormoni fondamentali per la crescita del bambino, nel sonno si consolidano le informazioni ricevute durante il giorno e si apprende. Il neonato è un essere straordinario in uno stato di continuo apprendimento. Questo elevato bisogno di sonno è parallelo all'intensa crescita che si verifica a questa età.

mercoledì 20 maggio 2009

I BAMBINI IPERATTIVI


Sono definiti iperattivi quei bambini di intelligenza normale, che non stanno mai fermi, sono sempre agitati, non riescono a star seduti. Hanno difficoltà a stare attenti, presentano cioè un deficit di attenzione.
Ma che cosa distingue un bambino vivace o semplicemente svogliato da uno affetto da "Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività"? È difficile spiegarlo in poche parole, ma i seguenti sintomi, compresenti, possono essere dei campanelli di allarme:
-non presta mai attenzione ai particolari;
-ha difficoltà nel mantenere l'attenzione su compiti e giochi per un tempo adeguato all’età
-ha difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle attività
-perde continuamente oggetti personali
-risponde prima che siano terminate le domande
-ha difficoltà ad attendere il proprio turno e interrompe continuamente chi parla
-presenta irrequietezza motoria delle mani, delle gambe e di tutto il corpo
-ha difficoltà a rimanere seduto quando necessario
-ha difficoltà nell'eseguire istruzioni che gli vengono fornite non per un atteggiamento oppositivo né per difficoltà di comprensione
-cambia frequentemente attività, lasciando spesso il lavoro incompleto
-ha difficoltà a giocare tranquillamente
-spesso non sembra ascoltare quello che gli viene detto
-spesso si dedica ad attività fisicamente pericolose non valutando le possibili conseguenze di certi comportamenti o giochi!!!


Tutto questo non è quindi da sottovalutare; e se necessario consultare il proprio medico di base!

venerdì 15 maggio 2009

IL BAMBINO E LA TELEVISIONE



Un bambino guarda la televisione in media due ore al giorno. Gli esperti dell'infanzia sono preoccupati. In una società in cui le madri lavorano e in cui si ha paura di lasciar uscire il bambino da solo, come non fare dei nostri figli dei "drogati" della televisione ? Certo, la televisione rappresenta una finestra aperta sul mondo, ma a piccole dosi. Infatti può avere un impatto considerevole sullo sviluppo sociale e affettivo del bambino che, non dimentichiamolo, ha bisogno sopratuttto di giocare, di sognare, di dar sfogo alle sue energie...insomma di essere libero!!!

mercoledì 13 maggio 2009

TABELLA LEGAME ANIMALI E BAMBINI


I cuccioli di casa vivono a stretto contatto: cani e bambini passano molto tempo insieme e non si scambiano solo delle carezze!!! Leggiamo i dati conclusivi di uno studio che parla proprio delle abitudini e dei comportamenti che si instaurano tra loro. Ne emerge un panorama fatto di baci, scambi di cibo e condivisione di ambienti: dal divano al letto, in quanto a sicurezza sanitaria e igiene la situazione lascia qualche perplessità. Ecco perchè poi dovete lasciare un commento che critica la tabella sottostante!!!


Dati sul vissuto bambini - animali
80% dei bambini bacia il proprio animale
38% dei bambini divide il cibo con il proprio animale quando guarda la tv
38% dei bambini gioca con il proprio animale sul letto
28% dei bambini divide il cibo con il proprio animale se pensa di non essere visto dai genitori
21% dei bambini permette al proprio animale di leccargli le dita sporche di cibo
36% dei genitori ammette che il proprio figlio/a non si lava le mani dopo avere giocato con l'animale da compagnia o comunque non lo fa abbastanza.

lunedì 11 maggio 2009

Contatti tra cuccioli: piccoli a rischio per comportamenti poco igienici



Nelle famiglie italiane vivono 6,4 milioni di cani e 6,7 milioni di gatti: un nucleo famigliare su quattro possiede un animale a quattro zampe. La convivenza con l'animale domestico accresce e migliora la vita di relazione di tutti, in special modo quella dei bambini e degli anziani. Anche se la presenza di cani e gatti richiede cure specifiche e responsabilità, per evitarecontagi e diffusione di malattie.

mercoledì 6 maggio 2009

IL RAPPORTO BENEFICO TRA IL BAMBINO E L'AMICO A 4 ZAMPE




Scuola di vita


Uno degli aspetti più importanti del rapporto tra il bambino e l'animale familiare è la carica emotiva di cui il legame è intessuto: come emerso dalle indagini effettuate in tal senso, nel caso in cui l'animale venga allontanato dal piccolo tale fonte di supporti emozionali esita nella maggior parte dei casi in una più o meno accentuata sindrome da privazione.Cani e gatti permettono al bambino di prendere coscienza sia della propria essenza di essere vivente che dei propri doveri e responsabilità di essere umano: necessitano, infatti, di essere alimentati, accuditi, puliti, controllati e tenuti costantemente in osservazione. È una vera e propria scuola di vita, in quanto il bambino si rende conto, giorno dopo giorno, che anche l'animale, al pari suo, mangia, beve, dorme, sporca, gioca, obbedisce e disobbedisce.

martedì 5 maggio 2009

2^a parte: cosa dicono gli scienziati secondo il contatto tra bambini e animali




Dicono che per il corretto sviluppo psicofisico dei bambini è benefica la vicinanza con un animale domestico. Crescere e conoscere un altro essere vivente che, come loro, ha bisogno di cure e attenzioni sviluppa la loro sensibilità e la loro socievolezza. Sta però ai genitori, in quanto adulti, educare e controllare i propri figli secondo le regole del buon senso e dell'igene.