Il gioco è sicuramente l’espressione più autentica e spontanea dell’infanzia, è attraverso l’attività ludica che si possono intravedere tendenze ed inclinazioni del bambino. Dice il Pitrè “Il fanciullo è un piccolo uomo e noi, fanciulli di una volta, possiamo, nei suoi atti scomposti e meccanici d’oggi vedere o prevedere i suoi atti relazionali di domani come nel breve, ahi! troppo breve! periodo della sua età spensierata, studiare quelli men brevi dell’agitata adolescenza e della non lieta maturità”.I bambini possiedono l’istinto del gioco e questa attitudine emerge già in tenera età. Il gioco è una delle componenti principali nella formazione psico-fisica dell’individuo; è occasione di socializzazione e di apprendimento; è formazione ed educazione; il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la creatività; esso abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole; attraverso il gioco si potenziano abilità fisiche e motorie, contribuisce a formare la mente; rappresenta, inoltre, un vero e proprio allenamento che il bambino compie inconsapevolmente per avvicinarsi ed adattarsi alla società degli adulti. Con il gioco, il bambino ritrova il sorriso e la spensieratezza scordandosi dei piccoli malumori quotidiani.
lunedì 29 dicembre 2008
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